Il valore affettivo

Il valore affettivo

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  • Create Date:2021-04-05 07:51:19
  • Update Date:2025-09-06
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  • Author:Nicoletta Verna
  • ISBN:8806248685
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Summary

Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla。 Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all'apparenza lo venera。 Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l'uomo è un mero strumento。 Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare。

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Come Musica

Il libro ruota attorno alla disgrazia, avvenuta l’11 giugno 1988。 “Non so se nelle circostanze della vita c’è un momento esatto in cui qualcosa diventa inevitabile: il punto di stallo fra il prima e il dopo in cui puoi dire ecco, fin qui sarei potuto intervenire per cambiare il corso degli eventi, e da qui in poi non piú。 So però che la disgrazia ebbe un insieme di prodromi complessi, in apparenza scollegati eppure perfettamente conseguenti l’uno all’altro, come una catena, come i rifiuti che o Il libro ruota attorno alla disgrazia, avvenuta l’11 giugno 1988。 “Non so se nelle circostanze della vita c’è un momento esatto in cui qualcosa diventa inevitabile: il punto di stallo fra il prima e il dopo in cui puoi dire ecco, fin qui sarei potuto intervenire per cambiare il corso degli eventi, e da qui in poi non piú。 So però che la disgrazia ebbe un insieme di prodromi complessi, in apparenza scollegati eppure perfettamente conseguenti l’uno all’altro, come una catena, come i rifiuti che ogni giorno catalogo con cura。 Il primo passo fu l’impegno che presi con Stella per il corso di nuoto, quando le giurai che sarei arrivata fino in fondo e cominciai ad allenarmi per riuscirci。”Stella e Bianca sono due sorelle: Bianca è ancora una bambina quando accadde la disgrazia, che, come uno tsunami, travolse tutto, senza lasciare la possibilità di ricostruzione。 La disgrazia si abbatté sulla vita di Bianca e poi niente fu mai più uguale: una famiglia distrutta, una vita spezzata。 Bianca sopravvisse a quella disgrazia, ma da quel momento in poi avrebbe fatto di tutto per ritornare indietro all’istante in cui la perdita di Stella divenne certezza, come se il tempo potesse essere una vasca da fare a nuoto: “Appoggio, trazione, spinta, apertura, respiro。 Recupero, virata。 Indietro, da capo。”“La mia specialità era il delfino, lo stile piú tecnico e faticoso, ma anche il piú spettacolare。 Tutti i movimenti devono essere coordinati al millimetro, i muscoli tenuti sotto ferreo controllo。 Appoggio, trazione, spinta, apertura, respiro。 Recupero, virata。 Indietro, da capo, finché il corpo non aderisce all’acqua come un’onda。 Imparai a non pensare a niente se non a sopportare lo sforzo fisico, con la mente sgombra da ogni interferenza。 Piú miglioravo e piú odiavo il nuoto, ma Stella sarebbe stata fiera di me, avrei avuto la mia Barbie e sarebbe finita cosí。 In primavera comunicarono che ci sarebbe stata una gara。”Ma non c’è possibilità di ricominciare a vivere a Gambrate。 Allora Bianca conosce Carlo, un cardiochirurgo specializzato in tumore al cuore, e se ne innamora: da Milano si trasferisce a Roma。 Anche con Carlo, Bianca mette in atto i movimenti del delfino: “Appoggio, trazione, spinta, apertura, respiro。 Recupero, virata, indietro。 Da capo。”Perché, per Bianca, Carlo è il mezzo per riavere indietro Stella。 La vita però non funziona come le vasche di una piscina。 La vita non è una gara di nuoto。 Ci vuole impegno, sì, ma l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo。 E, come nelle gare, non sempre la meritocrazia ha la meglio。 A volte ci vuole astuzia, un po’ come fece Carlo con Nicola。“Appoggio, trazione, spinta, apertura, respiro。 Recupero, virata, indietro。 Da capo。” No, non funziona così nella vita。 Non ci sono movimenti perpetui。 Se qualcosa si spezza poi non si può più tornare indietro。 E ci sono dolori che fanno così male che non c’è tempo per respirare, non c’è tempo per catalogare, non c’è tempo per stare in apnea。 Tutto è disordine。 Tutto è caos: non c’è più criterio che regga。 “Mi hanno dimessa da tre settimane, adesso riesco a camminare quasi senza dolore。 A casa l’assenza di Akio e il mio riposo forzato hanno alterato i connotati delle cose, c’è disordine, sporcizia, l’evidenza di eventi lasciati al caso。 La pianta di cedro è avvizzita e i rifiuti sono accatastati senza un criterio dentro i bidoni。”E così di nuovo: “Appoggio, trazione, spinta, apertura, respiro。 Recupero, virata, indietro。 Da capo。” Tutti i pezzi trovano il loro posto。 Come un’onda del mare che si infrange sulla battigia, il tempo restituisce a Bianca lo zainetto di Stella con dentro la Barbie “Affondo la testa della Barbie nell’acqua e le passo le dita fra i capelli, attendendo che si liscino, che si avveri il miracolo。 La Barbie mi guarda con i suoi occhi felici e insensibili a ogni catastrofe della vita, i capelli bagnati continuano a srotolarsi in piccoli ricci rotondi。 Aspetto ancora, poi capisco che non si stireranno mai。Le passo ancora una volta le dita fra i ricci, la poso con delicatezza nel cesto della raccolta della plastica。Sorride dall’immondizia, radiosa。”Non occorre più catalogare, accatastare, differenziare。 Il cerchio si chiude。 Il tempo non torna indietro。E “quello che ci resta, alla fine, è solo quello che non abbiamo voluto lasciare andare。“ [la frase tra virgolette è di Viola Ardone ~ TuttoLibri ~ 3 aprile 2021]Che storia, che scrittura!!! 。。。more